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40 anni di servizi

La storia dell’Angolo è una grande storia di accoglienza, che partendo dalla dimensione della tossicodipendenza ha abbracciato quella dell’immigrazione e, più recentemente, quella del carcere (progetti occupazionali in regime di detenzione)

Tutto inizia a Modena, nel 1978, quando un gruppo di amici, insieme ad un sacerdote, si ritrovavano presso la Parrocchia di San Faustino, località in Modena, per affrontare e discutere alcuni grandi temi particolarmente presenti nella realtà del momento: povertà, carcere, obiezione di coscienza, droga.
Non si disponeva di una struttura vera e propria, ed i contatti con le persone in stato di bisogno venivano presi in modo sporadico per strada, nelle piazze, negli ospedali. Non esistevano dunque risposte o progetti ben definiti, ma veniva offerta una semplice disponibilità di gruppo a cercare soluzioni immediate e a volte precarie.

Con il passare del tempo i membri promotori dell’iniziativa si accorsero che questo tipo di intervento era estremamente limitato e non portava che a pochi risultati tangibili. Verso il 1980 le stesse persone cercarono un appartamento, al fine di disporre di un ambiente dove accogliere le persone bisognose.

Nasce nel Natale del 1980 la prima Comunità di Via Plinio n.1 a Modena, dove si iniziò a lavorare con i giovani senza fissa dimora e socialmente emarginati: tossicodipendenti, ex carcerati, ragazze madri. Questa iniziativa, si rivelò valida ma dispersiva, in quanto si trattava di una risposta troppo poco strutturata rispetto all’ampio problema dell’emarginazione globale. Si decise così di concentrare l’attività di recupero nel campo della tossicodipendenza, e divenne ancora più indispensabile una sede stabile e sufficientemente ampia in cui realizzare un progetto di tipo residenziale.

L’Amministrazione del Comune di Modena venne in soccorso per rendere attuabile il progetto, ponendo all’attenzione dei promotori una decina fra scuole e asili chiusi, come scelte possibili per la sede della struttura. La scelta cadde sulla prima scuola visitata, sita in Via Martiniana 376, che divenne la sede della Comunità.

Con gli aiuti economici di privati e del Comune il complesso venne ristrutturato e reso abitabile: il 18 Dicembre 1982 venne inaugurata la struttura.
Nel 1984 il Commendatore Giuseppe Panini fece dono alla Comunità l’Angolo di un’antica villa presso Formigine, Villa Urtoler, che divenne per diversi anni sede della fase finale del programma terapeutico riabilitativo.

Nel tempo il panorama delle tossicodipendenze si è notevolmente ampliato e diversificato, con la diffusione di nuove forme di dipendenza o forme più complesse che vedono la copresenza di stati patologici diversi (come le sempre più frequenti patologie psichiatriche correlate). La Comunità l’Angolo si è pertanto trovata nella doverosa condizione di crescere e fornire un servizio qualificato e multidisciplinare, che garantisse percorsi riabilitativi diversificati.

Oggi la comunità lavora in stretta collaborazione con i servizi territoriali legati al Dipartimento delle Dipendenze Patologiche e ai servizi che operano nell’ambito della salute mentale, affinché i percorsi riabilitativi offerti non siano più un intervento a se stante, ma siano supportati da un lavoro di rete che assicuri una continuità terapeutica.
Negli anni la Comunità L’Angolo si è estesa in varie regioni italiane, come l’Emilia Romagna, il Piemonte e il Veneto.