40 anni.
Di attività sociali
La storia della Cooperativa L’Angolo è una grande storia di accoglienza. Tutto inizia a Modena, nel 1978, quando Don Giancarlo Suffritti, insieme a un gruppo di amici, si ritrovava presso la Parrocchia di San Faustino per affrontare e trovare soluzioni alle problematiche particolarmente presenti nella realtà del momento: povertà, criminalità, conflitti, droga.
Il cammino della accoglienza
Un’accoglienza costruita sui valori comuni e portanti della solidarietà e dell’accettazione della diversità.
Un’accoglienza che grazie al rapporto di competenze e passione che anima il lavoro quotidiano dei nostri operatori si fa integrazione e, spesso, rinascita: dal mondo dell’emarginazione e della sofferenza legato alla droga, dal mondo della paura, della persecuzione e della guerra delle rotte dei migranti e dal mondo del carcere, per ritrovare dentro e fuori quelle mura nuove prospettive di vita e di speranza. L’Angolo oggi, è anche questo. Una realtà che è sempre più comunità. Per un cammino di accoglienza che continui e dove nessuno sia ultimo.
Le persone
Al centro della crescita e dello sviluppo della cooperativa ci sono le persone. La capacità di creare valore sostenibile è il risultato del loro talento, dell’impegno e della passione che dimostrano ogni giorno.
Singh
Meditatore Interculturale, India
“Valorizzare le differenze per sentirsi tutti uguali”
Isabella
Resp. area tossicodipendenze
“Oggi come ieri, dialogo, ascolto ed accoglienza per rinascere alla vita”
Giorgia
Resp. CAS Modena
“L’incontro tra culture arricchisce tutti, nessuno escluso”
Khadija
Operatrice
“Ascoltare le loro storie per crescere insieme”
L’Angolo in cifre
82
Dipendenti
42
Anni di storia
1000+
Utenti accolti
La nuova sfida di una comunità
Il lavoro, la lotta alla povertà, l’immigrazione sono i nuovi orizzonti del bisogno che rappresentano una sfida per la nostra comunità.
Crediamo che le prerogative, i diritti ed i doveri etici, attribuiti ed espressi dalla cooperazione sociale, sanciti anche a livello europeo, rappresentino la via maestra da seguire per vincere la sfida epocale che abbiamo di fronte. In sinergia ed in collaborazione con le pubbliche amministrazioni e con tutti gli attori sociali in cui le singole azioni sono inserite. Un modello su cui si gioca anche la tenuta del nostro sistema di welfare e che oggi, di fronte al fenomeno migratorio costituisce il punto di riferimento per una politica dell’accoglienza capace di uscire da una gestione emergenziale per strutturarsi come percorso di medio e lungo periodo orientato all’integrazione piena, sostenibile e consapevole.