Spiral

Riabilitazione

La Cooperativa L’Angolo è una comunità riabilitativa residenziale. Accoglie soggetti affetti da dipendenze patologiche, anche in modulo, a doppia diagnosi.

È prevista la stesura di progetti individualizzati, sottoposti a revisioni periodiche attuate sulla base dell’analisi dei risultati degli interventi effettuati. I progetti riabilitativi vengono definiti tenendo conto di quanto emerge dall’osservazione/valutazione multidisciplinare, dall’analisi dei bisogni espressi e dalle indicazioni dei servizi invianti.
Il programma riabilitativo si considera concluso quando sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati e, in linea generale, quando si è potuto provvedere alla stesura di un progetto di dimissione che contempli l’individuazione di un impiego lavorativo, la definizione della successiva collocazione abitativa, il consolidamento dell’autonomia gestionale dell’utente, in relazione alla rete dei servizi a cui far riferimento.
Nel caso in cui non sia stato possibile raggiungere gli obiettivi previsti, in concertazione con i Servizi invianti, si provvede a stabilire un’eventuale proroga del programma riabilitativo, o la successiva collocazione dell’utente in altra struttura protetta, garantendo continuità assistenziale e terapeutica.

Riabilitazione

La Cooperativa L’Angolo è una comunità riabilitativa residenziale. Accoglie soggetti affetti da dipendenze patologiche, anche in modulo, a doppia diagnosi.

SpiralÈ prevista la stesura di progetti individualizzati, sottoposti a revisioni periodiche attuate sulla base dell’analisi dei risultati degli interventi effettuati. I progetti riabilitativi vengono definiti tenendo conto di quanto emerge dall’osservazione/valutazione multidisciplinare, dall’analisi dei bisogni espressi e dalle indicazioni dei servizi invianti.
Il programma riabilitativo si considera concluso quando sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati e, in linea generale, quando si è potuto provvedere alla stesura di un progetto di dimissione che contempli l’individuazione di un impiego lavorativo, la definizione della successiva collocazione abitativa, il consolidamento dell’autonomia gestionale dell’utente, in relazione alla rete dei servizi a cui far riferimento.
Nel caso in cui non sia stato possibile raggiungere gli obiettivi previsti, in concertazione con i Servizi invianti, si provvede a stabilire un’eventuale proroga del programma riabilitativo, o la successiva collocazione dell’utente in altra struttura protetta, garantendo continuità assistenziale e terapeutica.

Ragazza triste tossicodipendenze

Il percorso terapeutico

La Cooperativa L’Angolo offre un programma riabilitativo la cui durata complessiva è mediamente di circa 12 mesi, eventualmente prorogabili. Il programma riabilitativo è articolato in quattro fasi principali: preaccoglienza, accoglienza, trattamento e dimissioni.

Il processo riabilitativo

La Cooperativa L’Angolo offre un programma riabilitativo la cui durata complessiva è mediamente di 12 mesi, eventualmente prorogabili.
Il programma riabilitativo è articolato in quattro fasi principali: pre-accoglienza, accoglienza, trattamento e dimissioni.

L’ammissione dell’utente in Comunità avviene sulla base di richiesta del CUP DP ed è subordinata alla conoscenza della condizione fisica, psichica e sociale del soggetto con l’esplicitazione documentata di una valutazione complessiva dal punto di vista sanitario, psicologico e socio-relazionale.

Trascorso il primo mese di permanenza in Comunità, l’utente e la famiglia possono mettersi in contatto.
Dopo 45 giorni sarà possibile organizzare contatti telefonici tra l’ospite e la famiglia, secondo le modalità e i tempi concordati con l’équipe.
Dopo 60 giorni potranno avvenire incontri in Comunità e successivamente all’esterno di essa.
I contatti/visite con i figli seguiranno tempi e modalità definite nella specificità di ogni singolo caso.

I principali strumenti

I principali strumenti di cui ci si avvale per il perseguimento degli obiettivi indicati sono:
  • gruppi terapeutici e psico-educativi
  • colloqui psicoterapeutici di sostegno individuali e familiari
  • attività lavorative e riabilitative individuali e di gruppo
  • osservazione delle modalità comportamentali e relazionali: verifica del rispetto delle regole e dell’assunzione di responsabilità
  • affiancamento nella gestione di problematiche di natura legale, medico-sanitaria o altro
  • assessment della terapia farmacologica
  • incontri di verifica con famigliari e altre persone significative
  • incontri di verifica con i servizi invianti al fine di valutare in itinere il grado di raggiungimento degli obiettivi condivisi, in vista della stesura del progetto di dimissione

RiAbiTiaMo

Un progetto per la gestione di appartamenti semi-tutelati finalizzati al reinserimento sociale

Il progetto RiAbiTiaMo (Rientro Abitativo Tutelato Modenese),

Il progetto RiAbiTiaMo, rivolto agli utenti in carico al Servizio Dipendenze Patologiche di Modena e Provincia, prevede la strutturazione di percorsi tutelati di reinserimento sociale, attraverso l’inserimento in gruppi appartamento semi-protetti, finalizzati a favorire la graduale realizzazione di condizioni di autonomia lavorativa ed abitativa.

Scopo del progetto è garantire la continuità dei trattamenti finalizzati alla riabilitazione sociale, e rinforzare o costruire l’aggancio degli utenti alla rete dei Servizi territoriali rivolti a persone che presentano comportamenti d’abuso e dipendenza da sostanze.

L’accesso al progetto:

L’accesso al progetto avviene previa autorizzazione del Centro Unico Prenotazioni per SDP ed Enti Accreditati (CUP) e presentazione del caso da parte del SerT di riferimento, rivolto ad utenti di sesso maschile e in possesso delle seguenti caratteristiche:

  • almeno uno tra i seguenti percorsi pregressi: ambulatoriale, residenziale o semiresidenziale
  • un inserimento lavorativo o tirocinio formativo attivato dal SDP di Modena e Provincia
  • in comprovato e stabilizzato stato drug-free
  • risorse economiche attraverso le quali far fronte fin da subito alle spese personali
  • in condizioni di spostarsi autonomamente
  • assenza di condizioni emergenziali

Gli utenti sono inseriti all’interno di una struttura intermedia costituita da gruppi-appartamento. Tale struttura è monitorata e gestita da un’équipe di personale qualificato; i coinquilini sono incentivati a confrontarsi sulla base di rapporti improntati al reciproco rispetto e alla civile convivenza, affinchè si crei un contesto di “abitare terapeutico”.

La regolare chiusura del percorso viene concordata nei tempi e nelle modalità con il Servizio inviante; la durata ordinaria è di 6 mesi con possibile proroga di ulteriori sei, per una durata complessiva massima di 12 mesi.

RiAbiTiaMo in sintesi

Riabitiamo-edificio

targetI principali obiettivi

Il progetto RiAbiTiaMo ha come obiettivi generali:
  • La messa in pratica e potenziamento autonomie gestionali complessive
  • L’osservazione, monitoraggio e rinforzo della dimensione di astinenza da sostanze in un contesto di autonomia
  • L’osservazione delle capacità di adesione al progetto occupazionale grazie all’attivazione di un tirocinio formativo (o altra forma di esperienza lavorativa retribuita) presso cooperative/aziende d’inserimento lavorativo della Provincia di Modena

ConceRtiamO

Costruire Reti Occupazionali

Il progetto ConceRtiamO (Costruire Reti Occupazionali)

Il progetto ConceRtiamO è stato elaborato da L’Angolo in collaborazione con lo Studio Diathesis di Modena prima della pandemia da Covid 19 e si sta realizzando a partire dall’ottobre 2021 grazie ad un finanziamento del Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito dell’Avviso pubblico per la selezione di progetti per la promozione di interventi volti a favorire il recupero, il reinserimento sociale e lavorativo delle persone tossicodipendenti.

La finalità è quella di favorire l’inserimento socio-occupazionale di utenti che stanno terminando il programma riabilitativo presso la Comunità Terapeutica l’Angolo.

Tale progetto consente di ampliare l’offerta di risocializzazione  della Comunità terapeutica, proponendo percorsi di reinserimento che prevedono il passaggio in un nuovo contesto abitativo, accanto alla realizzazione di esperienze formative e di tirocinio in ambito lavorativo. Sono stati pertanto appositamente attivati contatti con una rete allargata del mondo imprenditoriale e lavorativo grazie alla quale si è dato vita a collaborazioni stabili con alcune aziende del territorio modenese, operanti in settori lavorativi diversificati: logistica, manutenzione elettrica, idraulica, edile ordinaria e straordinaria. La Comunità l’Angolo si è fatta quindi promotrice dell’attivazione di una rete tra Servizi per le tossicodipendenze ed aziende private, garantendo la co-progettazione ed il monitoraggio continuativo dei percorsi di reinserimento attivati, finalizzati all’assunzione. In questo modo ci si propone di facilitare il reperimento di sedi lavorative e diversificare le opportunità di inserimento in nuovi settori produttivi.

Obiettivi del progetto:

  • ri-conoscere tutte le competenze acquisite e spendibili in ambito lavorativo e riconoscere nella formazione uno strumento del quale avvalersi per aumentare la propria capacità di trasformare le conoscenze teoriche possedute in competenze e per riformulare/rimodulare il proprio progetto lavorativo nelle varie fasi della vita, secondo quanto proposto dalla prospettiva del Lifelong learning (apprendimento permanente o apprendimento continuo):

    – proposta (negli ultimi mesi del percorso terapeutico) di un breve percorso di tutoraggio per l’auto-analisi ed il riconoscimento di tutte le competenze acquisite (ad es.: rispetto degli orari, che cosa mi piace e che cosa non mi piace fare, conoscenza delle lingue straniere, flessibilità nell’uso delle ICT…)

    – messa alla prova della nuova consapevolezza raggiunta rispetto alle proprie competenze generali e rispetto al valore della formazione come strumento per il continuo aggiornamento in ambito lavorativo mediante la partecipazione ad un Corso di formazione teorico-pratico di 90 ore;

  • il lavoro di co-progettazione dei tirocinii/inserimenti lavorativi come occasione per la CT per promuovere un clima ed un ambiente favorevoli all’inserimento di persone che hanno positivamente superato percorsi di recupero dalla tossicodipendenza.

    – un primo obiettivo è quello di consentire alle persone in uscita dai percorsi di tossicodipendenza l’effettuazione di nuove e positive esperienze sia sul versante della formazione sia su quello dell’inserimento in nuovi contesti lavorativi, facilitando così il superamento delle pregresse esperienze di disagio, difficoltà o fallimento che – pur essendo dovute in gran parte all’abuso di sostanze – spesso finiscono per collegarsi automaticamente anche all’esperienza lavorativa;

    – un secondo obiettivo è quello di stabilizzare alcuni ambiti/contesti lavorativi con i quali la CT interagisce occasionalmente in ordine al mantenimento (ed allo sviluppo) della loro disponibilità ad accogliere esperienze di tirocinio lavorativo, borse lavoro o anche mini-contratti di lavoro a tempo determinato (da 1 a 3 mesi).

  • il sostegno al passaggio alla comunità terapeutica all’appartamento semi-protetto:

    – messa a disposizione di nuovi posti in appartamento semi-protetto per un totale di 8 utenti

    – identificazione e consapevolizzazione negli utenti dei nuovi “gradi di libertà ed autonomia” di cui godranno in rapporto alla CT e dei corrispondenti gradi di responsabilizzazione individuale;

    – verifica delle capacità di organizzazione e autogestione dei singoli utenti in merito a: effetti personali necessari nella nuova collocazione abitativa, eventuale terapia farmacologica (incluso sia il procurarsela sia l’assunzione secondo quanto prescritto), regole definite per il buon funzionamento del gruppo-appartamento (orari di riposo, dispensa, preparazione e consumo pasti, pulizie, lavaggio e stiratura indumenti…).

targetI principali obiettivi

Il progetto RiAbiTiaMo ha come obiettivi generali:
  • La selezione dei candidati in programma attraverso colloqui che si avvalgono anche di un’apposita modulistica, pensata e predisposta per aiutare gli utenti a ri-acquisire consapevolezza delle proprie abilità e competenze spendibili nel mondo del lavoro
  • Il passaggio dalla comunità all’inserimento in un appartamento dedicato con un numero limitato di posti, in cui sono definiti i compiti a carico degli utenti e le regole che sono tenuti a rispettare nella prospettiva di promuovere e sostenere tutte le loro capacità di autonomia: è prevista la presenza di uno o due educatori per alcune ore al giorno, in modo da favorire la rielaborazione delle nuove esperienze in corso e la loro progressiva integrazione nella percezione di sé da parte degli utenti
  • Un breve percorso di formazione e avvio di un tirocinio presso un’azienda individuata durante la permanenza in comunità e della durata di 6 mesi (rinnovabili): il tirocinio è finalizzato all’assunzione
  • L’accompagnamento dell’inserimento lavorativo dell’utente grazie alla messa a disposizione di un tutor dedicato.