La Cooperativa attualmente ospita nelle strutture di accoglienza presenti sul territorio di Modena e provincia 350 richiedenti asilo di cui circa 60 di nazionalità ucraina, principalmente giovani madri con bambini ma anche persone con disabilità o patologie gravi, e gli altri provenienti da Africa, Bangladesh, Pakistan e Iraq. I servizi offerti dal Centro di accoglienza straordinaria, come quello che gestisce la cooperativa L’Angolo, sono numerosi e integrati tra loro: garantiamo vitto e alloggio, conoscenza dei servizi base sul territorio, corsi di italiano, sostegno psicologico, presidio medico, mediazione linguistico culturale, assistenza sociale, supporto legale per l’ottenimento del permesso di soggiorno ed elaborazione di un progetto personalizzato volto all’inserimento lavorativo degli utenti accolti).
Alcune storie positive (ne ho altre ma non c’era più spazio!!)
Yealiash, dopo un percorso di quasi 6 anni nel Progetto di Accoglienza della Cooperativa, di recente è stato selezionato per intraprendere un Progetto della rete SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) a Modena: nei prossimi 6 mesi potrà perfezionare la sua conoscenza della lingua italiana e seguire una formazione professionalizzante nel settore della sartoria, ambito nel quale lavorava in Bangladesh.
Franky e Martin Luther sono arrivati in Italia dopo aver conseguito la laurea nel loro Paese d’origine, il Camerun. Purtroppo, i loro titoli accademici non sono riconosciuti in Italia ma loro non si sono scoraggiati: grazie anche al supporto della Cooperativa, recentemente hanno individuato un percorso di studi in Fisica rivolto ai richiedenti asilo patrocinato dall’Università di Bologna e nei prossimi mesi riprenderanno gli studi, nella speranza di poter trovare un’occupazione in linea con le loro competenze.
Progetti sociali e relazioni col territorio
In questa fase ci stiamo concentrando su alcuni progetti specifici: al fine di migliorare l’interazione tra i beneficiari del Progetto di Accoglienza, abbiamo richiesto alcuni finanziamenti per attrezzare alcune aree dell’edificio di Via delle Costellazioni 170 in spazi comuni di co-living le cui finalità saranno decise alla fine di un percorso partecipativo di cui i protagonisti saranno i richiedenti asilo che ospitiamo; in autunno daremmo avvio ad un percorso di educazione civica rivolto ai rifugiati accolti nel Centro di accoglienza volto a far loro acquisire competenze sul codice della strada, sull’educazione ambientale e sulla corretta alimentazione. Inoltre, stiamo cercando di promuovere tra i richiedenti asilo il valore della formazione professionale: proprio in questi giorni, grazie al supporto di IFOA, abbiamo dato avvio ad un corso di alfabetizzazione digitale cui hanno aderito alcune delle donne ospiti del progetto.